Il Bando ISI Inail è una delle principali iniziative pubbliche pensate per incentivare la sicurezza sul lavoro in Italia.
Ogni anno, l’Inail – Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro – mette a disposizione risorse importanti per supportare le imprese che vogliono migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei propri ambienti di lavoro.
Non si tratta solo di un incentivo economico, ma di una vera e propria opportunità per tutte quelle aziende che desiderano investire in progetti strutturati e concreti, riducendo i rischi per i lavoratori e favorendo una cultura della prevenzione.
Che cos’è il Bando ISI INAIL?
In parole semplici, il Bando ISI Inail è un contributo a fondo perduto concesso dall’Inail per finanziare progetti di miglioramento della sicurezza sul lavoro. È rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e settore, che abbiano sede operativa sul territorio nazionale.
Ogni edizione del bando viene articolata in assi di finanziamento, ovvero linee guida che identificano le tipologie di intervento ammissibili. In genere, questi assi includono:
- progetti di investimento in sicurezza (come l'acquisto di macchinari più sicuri);
- progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC);
- bonifica da materiali contenenti amianto;
- interventi in favore delle micro e piccole imprese di alcuni settori specifici, come l'agricoltura.
Il contributo può arrivare fino al 80% a fondo perduto, con un importo massimo che varia di anno in anno e a seconda dell’asse di finanziamento. Si tratta, quindi, di un supporto reale e sostanziale per tutte quelle aziende che vogliono fare il salto di qualità in termini di sicurezza.

Perché il bando INAIL è così importante?
Troppe volte la sicurezza sul lavoro viene vista come un obbligo normativo, quando in realtà dovrebbe essere percepita come un valore aggiunto. Un ambiente di lavoro sicuro è anche un ambiente più produttivo, più sereno, più efficiente. I lavoratori sono più motivati, l’impresa è più competitiva e si riducono drasticamente i costi legati a infortuni, assenze e turnover.
Con il Bando Inail, lo Stato incoraggia proprio questo tipo di approccio: investire oggi per prevenire i rischi domani, sostenendo concretamente le imprese che scelgono di fare la cosa giusta.
Chi può partecipare al bando INAIL?
Possono partecipare tutte le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio e attive sul territorio nazionale. È fondamentale, però, che l’azienda sia in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi (il cosiddetto DURC regolare) e che non si trovi in stato di difficoltà economico-finanziaria.
In alcuni casi, il bando prevede linee dedicate anche agli enti del terzo settore, come le associazioni con attività sociale, ma questo dipende dalla specifica edizione del bando pubblicata da Inail.

Come funziona il contributo del Bando INAIL?
Il meccanismo di accesso al bando è articolato in più fasi. Prima si presenta il progetto e si verifica la sua ammissibilità tramite una procedura informatica. Solo i progetti che superano una determinata soglia di punteggio possono accedere alla fase successiva.
Una volta superata questa prima fase, le imprese devono partecipare al famoso “click day”, una giornata in cui i progetti vengono ufficialmente inviati e si crea una graduatoria basata sulla rapidità di invio. È un sistema competitivo, che premia anche la prontezza e l’organizzazione.
I progetti ammessi a finanziamento possono ricevere un contributo che copre fino al 80% delle spese sostenute, con un importo che varia in base all’asse di finanziamento. In media, i contributi partono da un minimo di 5.000 euro e arrivano fino a 130.000 euro o più.
Quali sono gli interventi ammessi al bando INAIL?
Il ventaglio degli interventi è piuttosto ampio, e varia ogni anno. Generalmente, Inail finanzia:
- sostituzione o acquisto di macchinari più sicuri e meno rumorosi;
- interventi strutturali come il rifacimento di impianti elettrici, ventilazione, messa a norma di ambienti di lavoro;
- bonifica dell’amianto, in particolare nei tetti e nei materiali isolanti;
- interventi ergonomici, come l’introduzione di attrezzature che riducono lo sforzo fisico;
- formazione specifica per la prevenzione dei rischi legati al progetto presentato.
In particolare, negli ultimi anni è stato dato molto rilievo anche ai progetti di riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC), un problema molto diffuso soprattutto nei settori della logistica, manifattura e sanità.
Un altro asse importante riguarda le imprese agricole, per le quali sono previsti contributi mirati all’acquisto di trattori o attrezzature a minor impatto ambientale e con tecnologie di sicurezza avanzate.

Quali sono i vantaggi per le imprese?
Il principale vantaggio è ovviamente l’incentivo economico, che consente di ammortizzare l’investimento. Ma c’è anche un ritorno importante in termini di immagine aziendale: un’impresa che investe nella sicurezza dei propri lavoratori è un’impresa più attrattiva, più etica e più credibile sul mercato.
Inoltre, una maggiore sicurezza sul lavoro significa meno infortuni, meno assenze, meno costi assicurativi e legali, e spesso anche una maggiore efficienza produttiva.
Come prepararsi al bando INAIL?
Chi vuole partecipare al Bando Inail deve partire con largo anticipo. Ogni anno, infatti, il bando viene pubblicato in primavera, ma è importante arrivare pronti con tutta la documentazione necessaria e con un progetto già strutturato.
In molti casi, è utile affidarsi a un consulente o a una società specializzata, che possa aiutare a:
- valutare se l’investimento è ammissibile;
- redigere il progetto secondo le linee guida;
- gestire la piattaforma Inail e il click day;
- seguire la rendicontazione finale.
Una buona progettazione è fondamentale per ottenere il punteggio necessario e rientrare nei fondi disponibili, che – va ricordato – vengono assegnati fino a esaurimento.
Bando ISI INAIL: Un esempio pratico
Facciamo un esempio concreto. Immaginiamo un’azienda metalmeccanica con 25 dipendenti, che decide di sostituire un vecchio impianto di sollevamento con uno nuovo, più sicuro e automatizzato.
Il costo complessivo dell’investimento è pari a 60.000 euro. Se il progetto viene approvato, l’azienda può ottenere un contributo del 65% pari a 39.000 euro a fondo perduto. Questo significa che l’azienda pagherà solo 21.000 euro effettivi per un impianto che migliora la produttività, riduce il rischio per i lavoratori e contribuisce alla sostenibilità.
Un investimento che si ripaga da solo, anche in termini di benessere interno.
Conclusioni
Il Bando ISI Inail rappresenta una delle poche vere opportunità di finanziamento a fondo perduto per le imprese italiane che vogliono investire in sicurezza. È uno strumento che premia chi guarda al futuro con responsabilità, chi sceglie di proteggere i propri lavoratori e allo stesso tempo migliorare la qualità del lavoro.
Prepararsi in tempo, con le idee chiare e un progetto ben strutturato, è il primo passo per ottenere il contributo e trasformarlo in valore per l’impresa.