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Contributo a fondo perduto: cos’è e come funzionano nella finanza agevolata

Scritto da Andrea Cucchi il 15/05/25


Contributo a fondo perduto: cos’è e come funzionano nella finanza agevolata - Premier consulting

Nel panorama delle agevolazioni finanziarie disponibili per le imprese in Italia, un ruolo di particolare rilievo è ricoperto dai contributi a fondo perduto. Si tratta di strumenti fondamentali di sostegno economico, spesso utilizzati da enti pubblici per incentivare determinati comportamenti economici, supportare l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo di imprese in particolari aree territoriali.

In questo articolo approfondiremo cosa si intende per contributo a fondo perduto, come funziona a livello giuridico e amministrativo in Italia e quali sono le principali opportunità legate alla finanza agevolata per le imprese italiane.


Definizione di contributo a fondo perduto

Un contributo a fondo perduto è una somma di denaro concessa da un ente pubblico (Stato, Regione, Comune o Unione Europea) a un soggetto, di solito un’impresa, senza obbligo di restituzione.

A differenza di un prestito, il contributo non comporta un debito per il beneficiario, a condizione che vengano rispettati determinati requisiti e condizioni previsti nel bando o nel regolamento dell’incentivo.

Questo tipo di agevolazione, così come anche altre tipologie di incentivi di finanza agevolata ha l’obiettivo di:

  • Favorire investimenti in specifici settori, come il bando Bando Agrivoltaico o ISMEA, o aree geografiche, come i bandi dedicati al Sud;
  • Sostenere le imprese, soprattutto startup e PMI (piccole e medie imprese);
  • Stimolare l’occupazione, la formazione e l’inclusione sociale;
  • Promuovere l’innovazione, la ricerca e la transizione digitale o ecologica.

Contributo a fondo perduto: come funziona? Gli aspetti normativi e operativi

I contributi a fondo perduto sono gestiti da svariate normative, ma primariamente dai fondi strutturali e di investimento europei (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) per le agevolazioni europee e dal Decreto Legislativo 123/1998 per le agevolazioni nazionali.


Contributo a fondo perduto: i riferimenti normativi

I contributi a fondo perduto si inseriscono nel quadro più ampio della finanza agevolata, che comprende anche:

  • Finanziamenti agevolati (prestiti a tassi inferiori a quelli di mercato),
  • Crediti d’imposta,
  • Garanzie pubbliche su finanziamenti bancari,
  • Incentivi fiscali.

Le norme che regolano i contributi a fondo perduto variano a seconda della fonte del finanziamento (statale, regionale o comunitaria) e degli obiettivi specifici del bando.

A livello comunitario, molte misure sono cofinanziate attraverso i fondi strutturali e di investimento europei (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) nell’ambito della Politica di Coesione 2021–2027.

A livello nazionale, il riferimento normativo principale è il Decreto Legislativo 123/1998, che stabilisce i principi generali in materia di concessione di agevolazioni alle imprese.


Contributo a fondo perduto: i riferimenti normativi
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I requisiti e vincoli per ottenere un contributo a fondo perduto

Come per la maggior parte dei bandi di finanza agevolata, per ottenere un contributo a fondo perduto, l’impresa deve:

  • Rientrare nei criteri previsti dal bando (dimensione, forma giuridica, localizzazione, settore).
  • Impegnarsi a realizzare gli investimenti nei tempi previsti.
  • Non trovarsi in situazioni di irregolarità (es. inadempienza contributiva, procedura fallimentare).

Molti bandi prevedono clausole di clawback , cioè la revoca del contributo in caso di mancato rispetto degli obblighi (es. non realizzazione dell’investimento, cessazione dell’attività prima del tempo minimo stabilito, utilizzo illecito dei fondi).


I requisiti e vincoli per ottenere un contributo a fondo perduto
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Come si accede a un contributo a fondo perduto

L’accesso a un contributo a fondo perduto avviene generalmente tramite:

  • Bando pubblico: pubblicato su siti istituzionali (come Invitalia, Mise/Mimit, Regioni, Sviluppo Italia, Camere di Commercio).
  • Domanda: spesso compilata dall’impresa o da un tecnico competente specializzato in finanza agevolata tramite piattaforme online e corredata da documentazione tecnica ed economico-finanziaria.
  • Valutazione del progetto: che può essere automatica (a sportello) o tramite una commissione (a graduatoria).
  • Concessione e rendicontazione: in caso di approvazione, il contributo può essere erogato in un’unica soluzione o in più tranche, a seguito della rendicontazione delle spese sostenute

Come si accede a un contributo a fondo perduto - Premier consulting

La figura del consulente in finanza agevolata

Premier Consulting si occupa di supportare le imprese in tutte le fasi per accedere al contributo a fondo perduto. Ma cosa significa affidarsi ad un consulente di finanza agevolata? Significa avere un supporto dall’inizio alla fine, cominciando con la ricerca delle misure più adatte all’impresa e agli investimenti che l’impresa vuole fare.

Non solo, i nostri consulenti di Finanza Agevolata redigono tutti i documenti necessari e presentano la domanda, monitorando in modo costante l’avanzamento del progetto.

In ultima fase, i consulenti gestiscono la rendicontazione dell’investimento e del contributo ricevuto e tutti i futuri rapporti con gli enti erogatori, eliminando il rischio di perdere il contributo.

Molte imprese scelgono di affidarsi a un consulente specializzato per la predisposizione della domanda e la gestione della documentazione.


I contributi a fondo perduto attivi in Italia

Di seguito alcuni esempi di contributi a fondo perduto che hanno grande rilevanza nel contesto italiano e sono ancora attivi:


Nuova impresa 2025

Il bando “Nuova Impresa 2025”, promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, sostiene l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità sul territorio lombardo. È rivolto a MPMI, lavoratori autonomi e professionisti ordinistici con sede o domicilio fiscale in Lombardia

Il contributo è a fondo perduto e copre fino al 50% delle spese ammissibili, comprese spese per macchinari, attrezzature, arredi, software, licenze, oltre a marketing, logistica e personale. L’obiettivo è agevolare la nascita di nuove attività riducendo i costi iniziali.


Autoproduzione da fonti rinnovabili

La misura “Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – FER”, promossa da Invitalia, incentiva le MPMI italiane a investire in impianti fotovoltaici o mini-eolici per l’autoconsumo e sistemi di accumulo dell’energia, favorendo l’autosufficienza energetica. Sono escluse le imprese attive nei settori del carbone, agricoltura primaria, pesca e acquacoltura.

Il contributo è a fondo perduto: 30% per le medie imprese, 40% per micro e piccole, con un 30% aggiuntivo per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica preliminare. La misura sostiene la transizione energetica e la sostenibilità delle imprese.


Rafforza & Innova

Il bando “Rafforza & Innova” di Regione Lombardia incentiva il trasferimento tecnologico tra imprese e organismi di ricerca, con l’obiettivo di sviluppare prodotti e servizi innovativi e sostenibili. Con una dotazione di 6 milioni di euro, prevede un contributo a fondo perduto di 30.000 euro su un investimento minimo di 50.000 euro.

Sono finanziabili spese per servizi specialistici, uso di laboratori, software e licenze (fino al 30% del totale), personale aziendale (20% forfettario) e costi indiretti (7%). È un’occasione per rafforzare la competitività e l’innovazione nelle imprese lombarde.


Isi Inail 2024

Il bando ISI Inail 2024 sostiene interventi per migliorare la salute e sicurezza sul lavoro, con una dotazione di 600 milioni di euro. Possono partecipare tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, che intendano ridurre i rischi e prevenire infortuni.

È previsto un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili (fino all’80% per alcuni assi specifici). I progetti finanziabili riguardano:

  • rischi tecnopatici e modelli organizzativi (Asse 1),
  • rischi infortunistici (Asse 2),
  • bonifica da amianto (Asse 3),
  • interventi per micro e piccole imprese in settori mirati (Assi 4 e 5).

Il bando rappresenta un’opportunità per le imprese che vogliono investire in sicurezza e sostenibilità.


Piano Transizione 5.0

Il Piano Piano Transizione 5.0 è un'iniziativa chiave della politica industriale, pensata per supportare le imprese nella transizione digitale e green. L’obiettivo principale è incentivare investimenti in strutture produttive che favoriscano innovazione e una riduzione significativa dei consumi energetici.

Ecco la guida completa: link


MILOMB: Minibond II Edizione

La Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi prosegue il suo impegno nel supportare le MPMI locali nell’accesso alla finanza complementare. Il Bando ha l’obiettivo di facilitare l’ingresso delle imprese nel mercato dei capitali, con particolare attenzione alle aziende che hanno emesso o intendono emettere minibond.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto del 50% sui costi ammissibili, con un importo massimo di 15.000 euro.


Credito d'imposta per le startup innovative: ambiente, energia, fonti rinnovabili e sanità

Il decreto legge 30 marzo 2023, n.34, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce misure urgenti a supporto di famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, oltre a interventi in ambito salute e adempimenti fiscali. Tra le novità, viene istituito un credito d’imposta per le startup innovative nei settori di ambiente, energia, fonti rinnovabili e sanità, costituite dopo il 1° gennaio 2020.

L'agevolazione prevede un credito d’imposta massimo del 20% delle spese sostenute, con un importo che non può superare i 200.000 euro.


Mini Contratti di Sviluppo MIMIT

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy (Adolfo Urso), ha approvato una nuova misura nell’ambito del DL Coesione, introducendo i “mini contratti di sviluppo”. Con una dotazione di 300 milioni di euro, questa misura ha l’obiettivo di supportare gli investimenti produttivi di media entità, promuovendo lo sviluppo di tecnologie digitali e facilitando la transizione green e digitale delle imprese.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto, con intensità che varia dal 35% per le grandi imprese al 55% per le piccole imprese. Gli investimenti ammissibili vanno da 5 a 20 milioni di euro e riguardano tecnologie digitali, deep tech, tecnologie pulite ed efficienti e biotecnologie, in linea con gli obiettivi strategici del regolamento UE STEP.


Partecipazione a Fiere Internazionali in Lombardia

La misura di Regione Lombardia è pensata per supportare lo sviluppo e il consolidamento delle MPMI lombarde sui mercati internazionali. Possono beneficiarne le micro, piccole e medie imprese con sede operativa attiva in Lombardia.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi ammissibili, con un importo massimo di 15.000 euro per i nuovi espositori e 8.000 euro per quelli abituali.


GSE - Comunità energetiche rinnovabili e gruppi di autoconsumatori

La Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 del PNRR prevede 2,2 miliardi di euro fino al 30 giugno 2026 per realizzare impianti con una potenza complessiva di almeno 2 GW e una produzione di circa 2.500 GWh/anno.

I beneficiari sono le comunità energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti. Possono essere ammessi al contributo a fondo perduto le spese per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, l’installazione di sistemi di accumulo, l’acquisto di macchinari, impianti, hardware e software.


Conclusioni

I contributi a fondo perduto rappresentano un’opportunità concreta e strategica per sostenere la crescita delle imprese italiane, in particolare in settori innovativi e ad alta intensità di capitale. Tuttavia, per sfruttarne al meglio il potenziale, è fondamentale essere informati, pianificare con attenzione e, se necessario, affidarsi a professionisti del settore.

La finanza agevolata è un ecosistema dinamico e in costante evoluzione: monitorare le opportunità e investire nella capacità di presentare progetti validi e coerenti con le linee guida dei bandi può fare la differenza tra il semplice sostentamento dell’attività e un autentico salto di qualità imprenditoriale.


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