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Nuova Sabatini: le novità 2026

Scritto da Alessandro Zampolli il 30/11/25


Nuova Sabatini: le novità 2026 - Premier Consulting

La Nuova Sabatini è una delle agevolazioni più utilizzate dalle imprese italiane per sostenere investimenti in beni strumentali, digitalizzazione e ammodernamento tecnologico.

È un’agevolazione pilastro per le MPMI italiane, perché è possibile accedervi grazie ad un meccanismo relativamente semplice, i tempi di ottenimento sono veloci (rispetto ad altre agevolazioni) e ha un impatto significativo sulla competitività delle imprese che la ottengono.

Con l’avvicinarsi del 2026 arriveranno nuovi fondi: la Legge di Bilancio 2025 ha stanziato 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029, di cui 100 milioni per il 2026.

Ma il rifinanziamento non è l’unica novità disponibile: arriveranno probabilmente nuovi provvedimenti legati alla transizione ecologica e novità sui controlli che vengono fatti alle imprese richiedenti.

In questo articolo esploreremo tutte le novità che ci saranno nel 2026 per la Nuova Sabatini. Vuoi esplorare l’agevolazione attuale? Leggi le nostre schede sintetiche dell’agevolazione:

  • Nuova Sabatini: finanziamento beni strumentali
  • Nuova Sabatini capitalizzazione

Cos’è la Nuova Sabatini: un quadro sintetico

La Nuova Sabatini nasce per facilitare l’accesso al credito delle MPMI che investono in beni strumentali nuovi. L’obiettivo è sostenere gli investimenti in tecnologia, macchinari, hardware, software e sistemi digitali nelle MPMI.

Prevede due linee agevolative:

  • Un finanziamento bancario o con intermediari finanziari vigilati. Il finanziamento ha una durata massima di 5 anni, può avere un importo compreso tra 20.000 e 4.000.00 euro per impresa e può coprire fino al 100% delle spese ammissibili, con accesso al Fondo di Garanzia Nazionale, con copertura dell’80% della garanzia richiesta.
  • Un contributo statale in conto impianti, calcolato sui costi del finanziamento. Questo contributo a fondo perduto serve a scontare il tasso di interesse annuo, ed è differenziato in base al tipo di intervento:
    • 2,75% dell’importo per investimenti ordinari
    • 3,75% dell’importo per investimenti digitali
    • 3,75% dell’importo per macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica
    • 5,50% dell’importo per investimenti in tecnologie 4.0 nelle regioni del Sud

Le imprese possono utilizzare la Nuova Sabatini per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di:

Questi beni strumentali devono essere nuovi e correlati all’attività produttiva dell’impresa.

Per ottenere la Nuova Sabatini questi beni strumentali le imprese devono presentare la domanda al MISE nella piattaforma dedicata, con tutta la documentazione necessaria ad ottenere il contributo (documenti, certificazioni di acquisto, eventuali perizie…).


Cos’è la Nuova Sabatini: un quadro sintetico - Premier Consulting

Perché si parla già delle novità 2026?

Ogni anno le condizioni delle agevolazioni di finanza agevolata cambiano, quindi è fondamentale ogni fine anno comprendere quali sono le novità per l’anno successivo.

La Nuova Sabatini 2026 è stata rifinanziata, con a disposizione 100 milioni di euro. È evidente quindi che rimarrà un pilastro per le MPMI italiane.

Me quali sono le novità specifiche per il 2026?

Prima di tutto sono state confermate le tre linee speciali:

L’adozione crescente di tecnologie avanzate, come AI, robotica collaborativa, IoT evoluto, cybersecurity industriale renderanno probabilmente necessario un adattamento della normativa a questi investimenti che le imprese effettueranno nel 2026.

Le eventuali novità 2026 quindi non vanno lette come misure già definite, ma come tendenze verso cui la Nuova Sabatini potrebbe essere orientata.


Perché si parla già delle novità 2026?
 - Premier Consulting

Un focus sul Fondo di Garanzia PMI per la Nuova Sabatini

Non ci sono novità ufficiali sul Fondo di Garanzia per le PMI, che attualmente copre all’80% le garanzie per investimenti. Sarà fissato però per il 2026 un limite massimo di 140 miliardi di euro, per le garanzie in essere al 31 dicembre 2025 e tutte le nuove operazioni durante l’anno.


Come le imprese possono prepararsi alle novità del 2026

In attesa delle conferme ufficiali, le imprese possono già prepararsi per sfruttare al meglio le opportunità future.


Analisi dei processi interni

Mappare la struttura produttiva consente di identificare aree in cui l’automazione o la digitalizzazione potrebbero generare maggiore impatto.


Valutazione dei fabbisogni energetici

Con l’evoluzione verso investimenti sostenibili, conoscere il proprio profilo energetico diventerà un fattore chiave.


Pianificazione degli investimenti in ottica 2026–2027

Le imprese più solide dal punto di vista strategico gestiscono gli investimenti in un orizzonte pluriennale, e ciò consente di:

  • programmare le necessità finanziarie;
  • scegliere con maggiore consapevolezza le tecnologie da adottare;
  • massimizzare l’uso combinato degli incentivi.

Adozione progressiva di tecnologie digitali

Molti investimenti Sabatini sono oggi dedicati alla digitalizzazione di base. Tuttavia, le tendenze suggeriscono un crescente interesse verso soluzioni più avanzate come:

Prepararsi per tempo aiuterà a sfruttare eventuali maggiorazioni future.


Perché la Nuova Sabatini 2026 è uno strumento centrale per le PMI?

Anche in un contesto di rapida evoluzione degli incentivi, la Nuova Sabatini 2026 mantiene caratteristiche che la rendono preferibile rispetto ad altri strumenti:

  • Chiarezza delle regole: uno schema semplice e consolidato.
  • Stabilità nel tempo: raramente soggetta a cambiamenti radicali.
  • Adattabilità: negli anni ha integrato nuove forme di investimento, come il digitale avanzato.
  • Accessibilità: anche le imprese molto piccole possono beneficiarne.

La previsione di interventi nel 2026 è dunque coerente con la volontà di mantenerla aggiornata e competitiva negli anni.


Perché la Nuova Sabatini 2026 è uno strumento centrale per le PMI? - Premier Consulting

Conclusioni

Le novità 2026 della Nuova Sabatini, pur in attesa di definizioni ufficiali, si inseriscono in una dinamica più ampia che vede le PMI italiane al centro di sfide determinanti:

È realistico aspettarsi che la Nuova Sabatini continui a evolvere in questa direzione, diventando uno strumento:

  • più focalizzato sugli investimenti ad alto contenuto tecnologico;
  • più semplice nell’accesso e nella gestione;
  • più integrato con altri incentivi nazionali ed europei;
  • più sostenibile, sia per gli obiettivi climatici sia per l’efficienza produttiva.

Per le imprese, il 2026 potrà rappresentare un anno strategico per rafforzare la propria transizione verso modelli produttivi più moderni e resilienti.